MASTOPLASTICHE (additiva, riduttiva e pessi)

MASTOPLASTICA ADDITIVA
Questo intervento si propone di migliorare l’aspetto estetico del seno aumentandone il volume.
Per ottenere questo scopo il chirurgo ricorre spesso all’uso di protesi appositamente studiate per l’evenienza.
Queste protesi presentano oggi gradi di sicurezza elevatissimi anche se ciò non mette sempre la paziente al riparo da complicanze che, seppur non gravi, possono essere molto fastidiose.
La complicanza a lungo termine più frequente è rappresentata dalla contrattura della capsula fibrosa peri-protesica.
L’organismo tende ad isolare qualsiasi corpo estraneo in esso introdotto incapsulandolo, quindi isolandolo, se tale capsula si contrae (evento abbastanza raro) determina un effetto sgradevole in quanto la protesi risulterà visibile ed irrigidita.
Tale complicanza è risolvibile effettuando una capsulotomia, ovvero si “taglia” chirurgicamente la capsula fibrosa risolvendo la situazione.
TECNICA CHIRURGICA
Il posizionamento delle protesi dipende dalla quantità di parenchima mammario della paziente, ed in base a questo le protesi possono essere posizionate in sede retromuscolare (dietro il muscolo pettorale) oppure retroghiandolare (tra il muscolo e la ghiandola).
Il tipo di protesi che verrà posizionata dipenderà dalla sede e dalla forma iniziale della mammella, quindi si potrà scegliere tra protesi anatomiche che hanno una forma a goccia oppure rotonde.
L’incisione per inserire la protesi può essere periareolare a forma di mezza luna o lungo il solco sottomammario, la scelta dipenderà dal volume della protesi da inserire.
-Esami preoperatori : es. emocromocitometrico con formula, cpk, ves, glicemia, azotemia, creatininemia, transaminasi, colinesterasi, elettroliti, bilirubinemia, elettroforesi proteica, PTT, tempo di protrombina, esame urine, ecografia mammaria bilaterale, ecg con visita cardiologica, RX torace.
– Immediato post-operatorio: le mammelle devono essere fasciate per una settimana e sostenute da un apposito reggiseno per circa venti giorni.
– Punti: vengono rimossi dopo circa una settimana.
MASTOPESSI
L’obbiettivo di questo intervento è la correzione della caduta del seno, ovvero si propone di risollevare la mammella “ptosica” (si definisce “ptosica”, cioè cadente, quando la posizione del complesso areola-capezzolo cade al di sotto del solco mammario).
Tale cedimento anatomico della mammella può dipendere da svariate cause, fra le quali motivi costituzionali, l’allattamento, diete dimagranti e cosi via…
Spesso, il cedimento del seno si accompagna ad uno svuotamento più o meno importante della mammella che, pertanto, dovrà essere resa più turgida posizionando una protesi mammaria (vedi mastoplastica additiva), oltre che riportata alla normale posizione anatomica; ma esiste la possibilità di dare maggior consistenza e volume al seno senza ricorrere all’inserimento di protesi mammarie.
TECNICA CHIRURGICA
La tecnica chirurgica cambia a seconda della forma e delle caratteristiche della regione mammaria che si vuole operare.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale e comporta al massimo una notte di degenza.
Stabilita la nuova localizzazione del complesso areola-capezzolo con opportuni disegni e misure, si procede con la disepidermizzazione della mammella secondo il tracciato operatorio sopra riportato. La freccia rossa indica il sollevamento dell’areola, che dovrà andare a posizionarsi entro il semicerchio sovrastante.
Dopo aver scollato la ghiandola mammaria lungo il piano del muscolo pettorale, si ricostruisce il nuovo cono mammario asportando parte del tessuto ghiandolo-adiposo (nel caso della mastoplastica riduttiva) o semplicemente accostando i due lembi, che ora si trovano sul polo inferiore della mammella (vedi le due frecce rosse).
Nel rialzare la mammella, riportandola alla giusta altezza anatomica, si utilizza il tessuto ghiandolare, adiposo e dermico per ricostruire le strutture interne, aumentando il volume e la consistenza della mammella stessa.
Si suturano con grande cura i margini dell’areola e la breccia chirurgica a forma di ” T ” rovesciata e si applica una medicazione compressiva che verrà mantenuta 24/48 ore.
Nei casi lievi, la mastopessi può essere solo periareolare e l’ incisione corre lungo la giunzione tra l’areola e la cute.
Per assicurare il miglior esito estetico, i punti vengono rimossi gradualmente, iniziando dalla 4° giornata post-operatora
– Esami preoperatori : es. emocromocitometrico con formula, cpk, ves, glicemia, azotemia, creatininemia, transaminasi, colinesterasi, elettroliti, bilirubinemia, elettroforesi proteica, PTT, tempo di protrombina, esame urine, ecografia mammaria bilaterale, ecg con visita cardiologica, RX torace.
– Immediato post-operatorio: le mammelle devono essere fasciate per una settimana e sostenute da un apposito reggiseno per circa venti giorni.
– Punti: vengono rimossi dopo circa due settimane.
MASTOPLASTICA ADDITIVA
Stabilita la nuova localizzazione del complesso areola-capezzolo con opportuni disegni e misure, si procede con la disepidermizzazione della mammella secondo il tracciato operatorio sopra riportato. La freccia rossa indica il sollevamento dell’areola, che dovrà andare a posizionarsi entro il semicerchio sovrastante.
Dopo aver scollato la ghiandola mammaria lungo il piano del muscolo pettorale, si ricostruisce il nuovo cono mammario asportando parte del tessuto ghiandolo-adiposo (nel caso della mastoplastica riduttiva) o semplicemente accostando i due lembi, che ora si trovano sul polo inferiore della mammella (vedi le due frecce rosse).
Nel rialzare la mammella, riportandola alla giusta altezza anatomica, si utilizza il tessuto ghiandolare, adiposo e dermico per ricostruire le strutture interne, aumentando il volume e la consistenza della mammella stessa.
Si suturano con grande cura i margini dell’areola e la breccia chirurgica a forma di ” T ” rovesciata e si applica una medicazione compressiva che verrà mantenuta 24/48 ore.
Nei casi lievi, la mastopessi può essere solo periareolare e l’ incisione corre lungo la giunzione tra l’areola e la cute.
Per assicurare il miglior esito estetico, i punti vengono rimossi gradualmente, iniziando dalla 4° giornata post-operatora
– Esami preoperatori : es. emocromocitometrico con formula, cpk, ves, glicemia, azotemia, creatininemia, transaminasi, colinesterasi, elettroliti, bilirubinemia, elettroforesi proteica, PTT, tempo di protrombina, esame urine, ecografia mammaria bilaterale, ecg con visita cardiologica, RX torace.
– Immediato post-operatorio: le mammelle devono essere fasciate per una settimana e sostenute da un apposito reggiseno per circa venti giorni.
– Punti: vengono rimossi dopo circa due settimane.